Il CAMMINO di MATTEO

verso la VITA

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  1. Silvia&Matteino
     
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    Venerdì 28 maggio (a 5gg dalla mia dpp) dopo una giornata trascorsa all’Ikea con Simone e mia madre
    (mi porto dietro l’ostetrica…non si sa mai, -dico- a 70 km da casa!!) in balia di dolori simil mestruali,
    saluto mia madre che, prima di andarsene mi guarda in viso e sorride dolcemente. unsure.gif

    Dopo cena mi prende un’insolita smania e finisco di preparare la valigia che giaceva sul comò,
    incompiuta da 2 mesi…
    Aggiungo le ultime cose: ciabatte per la doccia, cartella medica, beauty, chiudo e mi sento strana…
    Alle 23 andiamo a dormire. Dopo un’oretta inizio a sentire dei dolori abbastanza forti, attendo un po’ e nel frattempo cerco di sonnecchiare...all’1 una contrazione fortissima.
    Mi alzo, vado in bagno e vedo che ho perso il tappo!
    Decido che è ora, il momento è arrivato, lo sento.
    Guardo Simone che dorme e mi viene da piangere dall’emozione,
    presto saremo in 3, una parte di vita si conclude e ne inizia un’altra. cry.gif

    Faccio una doccia: la ricorderò tutta la vita quella doccia nel silenzio delle 2 del mattino:
    io, la mia pancia, Matteo in arrivo e i miei pensieri.

    Sveglio Simone: gli sfioro una mano e gli dico sorridendo “mi sa che ci siamo”.
    Controllo le contrazioni: regolari, ogni 7 minuti.
    Chiamo mio padre perché so che l’epidurale si fa a 4-5 cm di dilatazione
    e io ne avevo 2 già da 2 mesi: “papà ci siamo, chiama l’anestesista”.
    Carichiamo la macchina e andiamo in ospedale.
    Ragazze, che momenti! Sono le 3 del mattino, il parcheggio dell’ospedale è deserto,
    suono il campanello, mi aprono e saliamo.

    Mi mettono sotto tracciato, mi visitano e mi trattengono.
    Nel frattempo una donna sta partorendo e le urla mi fanno accapponare la pelle.
    Nemmeno a farlo apposta, proprio in questo momento entra mio padre
    e con una faccia che non scorderò mai mi dice che l’anestesista non c’è,
    è ad un convegno in Croazia. ohmy.gif
    Non ero psicologicamente pronta ad un parto naturale,
    convinta da 9 mesi di partorire con l’epidurale,
    la donna che urla, le contrazioni che si fanno più dolorose, mi viene da piangere dalla paura.
    Poi mi dico “Forza, Silvia, fai vedere come e chi sei”.

    Non mi mettono in sala travaglio perché le urla della donna
    avrebbero finito per traumatizzarmi troppo ,
    mi piazzano in una camera con 4 persone (1 solo bagno per 8 donne sick.gif )
    e mi attaccano al ctg per un’ora.
    Quando finalmente me lo staccano sono le 5.
    L’ospedale si sta svegliando.
    Guardo le mamme con i loro piccolini e penso “io non ce la farò mai”
    poi guardo la donna di fronte a me…
    ha perso il suo bimbo a 18 settimane e allora mi faccio coraggio
    “Silvia, il miracolo sta per compiersi ed è un grande dono, coraggio”.

    Chiedo un clistere, me lo faccio chiusa in bagno:
    immaginatevi la scena, contrazioni e clistere…credevo di morire!
    Nel frattempo un’infermiera decide che deve assolutamente entrare nel bagno,
    le apro e mi passa davanti con una pala piena di sangue di non so chi…
    mammamia, devo andarmene da qui!

    Esco e mi visitano: 3 cm ma il collo è morbidissimo. Sono le 7.30.
    Da adesso in avanti le contrazioni diventano dolorosissime.
    Per fortuna le ho ogni 5 minuti.
    Passeggio per il corridoio, non riesco a parlare con nessuno, non vedo niente.
    Ecco…una contrazione…mi appoggio al muro, mi si appanna la vista, tremo come una foglia,
    il cuore batte in modo strano… “sto per morire” –mi dico-. “il cuore non reggerà”.
    Com’è possibile? Come faccio?
    Sono passate solo 2 ore dalla visita, sarò a 4 cm,
    non ce la farò mai ad arrivare a 10. I dolori sono troppo forti. cry.gif

    Decido che non posso più stare in corsia a passeggiare,
    chiamo Simone e mi dirigo verso la sala parto,
    apro la porta e la mia gine con un bel sorriso caldo mi dice:
    “che sfiga, cocca, l’anestesista doveva andarsene proprio in questi giorni eh?
    Senti, ti dico una cosa con il collo che hai farai un travaglio velocissimo.
    Quanti cm hai?” E io “2 ore fa ero a 3” .
    Lei mi guarda e dice: “dall’intensità dei dolori non sei più a 3,
    ti visito e poi ti metto sotto la doccia calda”.
    Mi sdraio, mi visita e dice: “cosa ti avevo detto? Cocca sei completa!! Preparate la sala parto!!!”. ohmy.gif
    Ragazze…ho fatto 7 cm in 2 ore nemmeno…ecco perché i dolori erano così strazianti!

    Entro in sala parto, mi sdraio sul letto, mi collegano al ctg, mi rompono le acque e mi dicono di spingere quando ne sento il bisogno…ecco…differentemente da tutte le donne che mi hanno raccontato il loro parto io non sento per niente il bisogno di spingere. Anzi, per me spingere è una fatica immane, mi gira la testa e non ne ho voglia, ho paura. Simone mi sta accanto, mi tiene la mano e mi incoraggia.
    “Spingi, spingi…mi dicono tutte (ci sono 6 persone attorno al mio letto…ma cosa vogliono???), sparalo in faccia all’ostetrica!” ohmy.gif Io ho il vomito e non mi sembra di avere la forza per spingere,
    poi finalmente capisco come bisogna fare e allora raccolgo tutte le energie che mi sono rimaste
    (sono 30 ore che non dormo e 24 che non mangio e non bevo) e spingo con tutta me stessa.
    “Bravissima, è così che si spinge! Si vedono i capelli, vuoi toccare?” “No, grazie. Non ce la posso fare!” . biggrin.gif
    Tra una contrazione e l’altra la ginecologa cerca di farmi ridere e, non so come, ma ci riesce.

    Nel frattempo…vedo la porta che si apre e la testa di mio padre sbucare!
    Conoscendolo, mai mi sarei immaginata di vederlo entrare (se ho un piede nudo lui si gira dall’altra parte!). Gli faccio un urlo (l’unico urlo che ho fatto!!!!!) e lui scappa via, poverino!
    Altra contrazione, altra spinta, la sento, la testa è proprio lì.
    Un bruciore allucinante…mi sto lacerando…
    “dai, ci siamo, devi dare 3 spinte per ogni contrazione.
    La prossima danne 3!”. Io riesco a darne solo due, la terza sono morta.
    La sento ragazze, la testa del mio piccolo è proprio lì, devo farcela.
    Ecco un’altra contrazione, spingo a più non posso
    e improvvisamente la testolina piena di capelli si affaccia tra le mie gambe!
    Non mi sembra vero! Ora non ho più forza per fare uscire il corpo” –dico-
    e l’osterrica “non importa, lui non soffre, riposati e spingi”.
    Così faccio e il corpo scivola via in un attimo.
    Piange!!!
    “E’ sano?” –chiedo- “non solo è sano ma è bellissimo” – mi risponde la ginecologa-.
    Ecco, è sano…ora non mi interessa più di niente. Sono le 10.50 del 29 maggio.

    Lo sollevano, mi alzano la maglia (non avevo fatto in tempo a mettermi la camicia da notte!)
    e me lo appoggiano sulla pancia, con il cordone ancora attaccato. Lui smette di piangere.
    E’ caldo, stropicciato ed è mio figlio. happy.gif
    Me lo porto su, vicino al viso, lui apre gli occhietti e pare mi guardi.
    Sono la donna più felice del mondo, mi sembra ancora impossibile: l’ho fatto io, è mio figlio, sono mamma. Non sento Simone, mi giro e gli dico “non dici niente?” e lui, con quel poco di voce che gli è rimasta dice
    “ora non riesco a parlare”.
    L’ostetrica chiede a Simone di tagliare il cordone, poi lo portano nell’isola neonatale, lo lavano e lo pesano. 2.800 gr di tenerezza. Nel frattempo la ginecologa mi cuce per circa 25 minuti…

    Poco dopo Simone esce con il nostro scricciolino in braccio e me lo porge.
    Non dimenticherò mai un solo secondo di tutto questo.
    Lo prendo in braccio, me lo stringo al cuore e lo attacco al seno.
    Lui mangia beato e poi si addormenta su di me.
    E’ caldo, è vivo, non è più dentro di me…una nuova avventura comincia.
    Siamo una famiglia ora, la famiglia più felice del mondo.

    Passo la notte abbracciata a lui, lo guardo, piango, rido, prego, per lui e per noi.
    E’ l’alba di un nuovo giorno, di una nuova vita e di una nuova epoca.
    Mentre scrivo piango, non riesco a frenarmi.
    Sono passati 20 gg (ndr sono passati 16 mesi, ora. Ma la tenera violenza delle emozioni è la stessa)
    ma è come se fosse successo tutto 2 ore fa.

    La vita è un miracolo e poterla donare è un miracolo ancor più grande.

    Edited by Silvia&Matteino - 29/9/2005, 14:08
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    Dolcezza.jpg

     
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  2. MousyMousy
     
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    Grazie Silvia...
    Matteo è splendido
     
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1 replies since 26/9/2005, 13:29   869 views
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