La nascita di Benedetta e Camilla

17 Febbraio 2001 e 21 Aprile 2004

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  1. Mimosa*
     
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    LA NASCITA DI BENEDETTA

    Quando decidemmo di avere un figlio fummo un po’ incoscienti! Fino a quel momento ero stata dalla ginecologa una sola volta ed era accaduto molti anni prima!
    Da un momento all’altro smisi di prendere la pillola e iniziammo subito a provare senza protezione. Tanto fu emozionante l’idea di poter rimanere incinta tanta fu la delusione quando arrivarono le rosse.
    Era febbraio.
    Il mese successivo saltarono ed io fiduciosa comprai il primo test di gravidanza della mia vita! Purtroppo l’esito fu negativo e subito dopo comparvero di nuovo le mestruazioni.
    Il 7 maggio tornarono puntuali come un orologio e incominciai a preoccuparmi: temevo di non poter avere figli e nella mia incoscienza non pensai neppure di rivolgermi ad un ginecologo. Non volevo dirlo a nessuno perché avrebbe dovuto essere una sorpresa!
    Nel frattempo passavano i giorni e io continuavo la mia vita di sempre: lavoravo nel mio negozio tutto il giorno e nella pausa pranzo andavamo al mare con mio marito in scooter...

    Una sera di fine giugno durante un torneo di calcio la squadra avversaria non si presenta e per occupare il campo ormai pagato qualcuno propone una partita maschi contro femmine.
    Io e la mia amica ci fiondiamo in campo! Quasi al termine dell’incontro mi trovo sola davanti al portiere: tiro e lui respinge. La palla mi colpisce fortissima al basso ventre. Un dolore acuto e mi piego in due in ginocchio.
    Mi accompagnano fuori dal campo e subito il dolore passa anche se rimane un indolenzimento di fondo. Quando torno a casa e faccio la doccia mi accorgo che negli slip c’è una macchia di sangue. Eccole sono venute dopo 20 giorni di ritardo… ci voleva la pallonata a farle arrivare!!!!
    Il mattino dopo più nulla, ma guardandomi allo specchio per vedere se ci sono lividi lo sguardo mi cade sull’ombelico.
    Che strano avrei giurato che fosse meno evidente e poi la pancia sembra più gonfia…
    Beh con 20 giorni di ritardo sfido a non avere la pancia gonfia!!!
    Vado al lavoro e durante il giorno continuo ad avvertire dolori all’inguine. Le perdite sono cessate ma rimane sempre un alone scuro. Quando torno a casa prendo un Aulin e poi vado a letto.
    Passano i giorni e arriva il 27 giugno, è un martedì.L’ombelico è sempre più strano e non si vede l’ombra di rosse. Mi viene in mente che nel cassetto ho ancora un test di gravidanza e per caso lo faccio… chissà perché ma ero convinta che mai e poi mai avrei potuto essere incinta, invece… POSITIVO!!!!!!
    Mio marito che è lì con me e si sta facendo la barba tranquillo mi guarda e dice: “Devo sdraiarmi” e si schianta sul divano pallido come un cadavere!!!!!
    Dopo un primo momento di panico decidiamo di andare dall’ostetrica di sua madre… sempre di nascosto da tutti!
    La signora è una tipa un po’ sulle righe. La voce roca e profonda tradisce una passione per il fumo e infatti ci apre la porta con la sigaretta fra le dita. Fuma mentre mi chiede di raccontarle un po’ di me e questo mi dà molta noia… ancor di più il fatto che si infila i guanti direttamente senza neanche lavarsi le mani prima di visitarmi.
    L’emozione però era più forte di tutto e quando mi dice che l’utero è chiuso e che probabilmente sono già di qualche settimana mi vengono i brividi!!!!
    Non posso crederci… io che non volevo figli ero incinta!!! Un piccolo esserino viveva e cresceva dentro di me… una nuova vita… un bambino!!!!!!!!
    Quando lo diciamo a mia madre pure lei ha un mancamento e si abbandona seduta sulla sedia! I miei suoceri hanno una reazione decisamente più modesta ma sono ugualmente felici! Per i nostri amici, che ormai si erano rassegnati a diventare “zii”, organizziamo una cena in pizzeria: è una serata memorabile e lasciamo tutti senza parole!!!!!

    Il 3 luglio è domenica.
    Abbiamo acquistato da poco un armadio all’Ikea e mio marito lo sta montando. Ad un certo punto avverto una fitta in fondo alla pancia e uno strano calore che scende. Corro in bagno e vedo le mutandine sporche di sangue.
    Chiamo mio marito e corriamo subito al Pronto Soccorso. Mentre aspettiamo in corridoio io mi mangio le unghie e lui cammina su e giù parlando con l’ostetrica al telefonino. Lei non lavora in quell’ospedale però può vedere se c’è una ginecologa sua conoscente. Purtroppo questa persona non è di turno e poco dopo arriva un tizio un po’ stralunato che si dice essere un ginecologo.
    Mi dice di spogliarmi che mi fa un’eco. Io sono talmente nervosa che non riesco neppure a slacciarmi le scarpe.
    ”Le lasci tanto faccio in un attimo… c’è un tale casino su di sopra che ho proprio un minuto…” borbotta scocciato per quell’inconveniente.
    Quasi mi sento in colpa per essere lì… passa lo scanner sulla pancia e schiaccia un pulsante. Si alza e si asciuga le mani.
    ”Lei è VUOTA signora!”
    ”Scusi…”
    ”Sì non c’è niente! Ha avuto un aborto interno e il feto è stato riassorbito. Vada dall’infermiera e si prenoti un raschiamento”
    Se ne và.
    Io rimango sul lettino a guardare il soffitto dove gira un ventilatore. Mio marito ha le lacrime agli occhi e mi aiuta a rivestirmi.
    Io sono vuota… aborto interno… raschiamento… ho la testa in confusione e non riesco a smettere di pensare a quella maledetta pallonata, alla mia disattenzione e superficialità. Penso che è colpa mia se il mio bambino non c’è più e che se fossi stata più attenta adesso non sarei lì in quelle condizioni.
    L’infermiera prende i miei dati e io li ripeto meccanicamente fra le lacrime.
    Usciamo e ci dirigiamo verso il portone quando un’altra infermiera ci avvicina. E’ sudamericana e mi chiede cosa è successo. Le spiego e lei mi dice di tornare lì l’indomani mattina per fare gli esami del sangue.
    ”Il dottore è un po’ nervoso” mi dice “Magari l’età gestazionale con coincide ed il feto è ancora troppo piccolo per essere visto. Aspetta a fare il raschiamento!”
    Non so in quel momento ho pensato che lo facesse per consolarmi ma adesso credo che forse conoscendo l’incompetenza del medico che mi aveva appena visitata l’abbia fatto proprio per evitare un danno irreparabile!I tre giorni successivi sono un incubo vissuto in una specie di limbo. Nessuno mi ha detto di stare a riposo e l’ostetrica sembra sparita, perciò me ne vado a lavorare anche se sto malissimo. Continuo a piangere e mi torturo con i sensi di colpa. E prego Dio che mi lasci il mio piccolo perché anche se io non ho mai voluto figli adesso è diverso e lo desidero con tutto il cuore!!!!!Nel frattempo prendo appuntamento con un ginecologo abbastanza conosciuto nella zona su consiglio di una mia amica.
    E’ fuori Genova (col senno di poi capisco che quella è solo la prima di una serie di “assenze” proprio nei momenti in cui ne avevo urgente bisogno!!!!) e la moglie di dice che il primo appuntamento libero è per la settimana successiva.
    Piango ancora.
    Quando finalmente il ginecologo mi riceve mi sento un manzo che sta per andare al macello! Accende la macchina per l’ecografia e mi mette il gel. Tremo e mi dice di rilassarmi che adesso avrei visto il piccolo… ma come fa ad esserne così sicuro?
    Chiudo gli occhi e quando li riapro vedo un fagiolino che si muove sullo schermo… capisco che ce l’ha fatta e scoppio a piangere! E’ stato più forte di ogni cosa e dopo tutto è ancora lì con il suo cuoricino che batte all’impazzata!
    Inveisco con tutte le parolacce che conosco contro quel ginecologo che per un po’ non mi fa fare un raschiamento e il ginecologo scuote la testa… purtroppo lo conosce anche lui…

    La gravidanza procede benissimo: niente nausee, tanta energia e felicità immensa! La pancia cresce e io non mi sono mai sentita così bella! Continuo a lavorare nel mio negozio di abbigliamento e aspetto ogni visita con trepidazione.
    Il 5 ottobre facciamo la morfologica e scopriamo che è una femmina: si chiamerà Benedetta! E’ il nome che abbiamo scelto da tempo ma per me ha anche un altro valore.. più profondo perché so che il Signore ha ascoltato le mie preghiere quando gli chiedevo di non portarmi via il mio cucciolino.
    Passa Natale, Capodanno, la Befana e la panciona sembra scoppiare. La scadenza è per il 10 febbraio ma dalle eco risulta uno scarto di due settimane pertanto aspettiamo il lieto evento per il 25-27 febbraio.
    Il 10 febbraio infatti passa senza che accada nulla. Prenoto i monitoraggi ma non rilevano alcuna contrazione. Quattro giorni dopo la visita dal ginecologo è senza novità: l’utero è ancora alto e non ci sono sintomi che preannuncino un parto imminente.
    ”Signora io parto stasera e rientro domenica sera. Lunedì viene e vedrà che sarà ancora tutto così!” mi dice il ginecologo… adesso ho capito perché non ha intrapreso la carriera di indovino….La sera di giovedì 15 febbraio 2001 sono distrutta. Sono arrivati più di 20 colli da sballare e ho la schiena a pezzi. Mio marito è andato a giocare a calcio e io sto guardando in tv un programma della Gialappa’s col simpatico Fabio DeLuigi!!!! Mi addormento subito e verso le dieci mi sveglio con uno strano mal di pancia. Mi alzo e vado al bagno ma i dolori non accennano a diminuire. Quando alle 11 arriva mio marito è arrabbiatissimo perché hanno perso e ha litigato con i suoi compagni di squadra.
    ”Lasciami perdere che voglio solo andare a dormire” mi dice ma io ho in serbo una sorpresa per lui… impallidisce quando gli dico che ho le contrazioni e di nuovo si schianta sul divano!
    Decidiamo di tornare a letto perché nel frattempo mi ero informata e sapevo che potevano passare anche ore prima di partorire e che era meglio fare le cose con calma. Le contrazioni però sono molto ravvicinate e mi prendono anche la schiena e i reni come una morsa.
    Ci alziamo: lui prepara un tè mentre io faccio il famoso bagno caldo e mi depilo. Controlliamo la valigia, un bacio alla gatta che dorme e partiamo per l’ospedale!
    Alle due e trenta mi fanno un tracciato dove risultano picchi molto alti ma ancora troppo lontani. Mi ricoverano comunque ma mandano a casa mio marito perché intanto ci vorrà ancora del tempo!
    Sonnecchio e poi mi sveglio di soprassalto quando le ostetriche portano il bambino alla mia compagna di stanza! E’ un fagottino biondo e si attacca al seno vorace! Mi dico che fra qualche ora anche io avrò fra le braccia la mia Benedetta e che finalmente potrò conoscerla!!!!!
    Al mattino intorno alle 7 mi si rompono le acque e da lì è un escalation di dolore! Il pomeriggio passa lentamente: cammino su e giù per il corridoio fermandomi ad ogni contrazione con mio marito a massaggiarmi i reni. Arriva l'ora della visita dei parenti e il compito di massaggiatore passa a mia madre mentre Marco scende a mangiare qualcosa.
    La ginecologa di turno mi visita e dice che ho una dilatazione di quasi 3 cm e che siamo quasi pronte per l'epidurale se lo desidero! Oh sì la desidero con tutto il cuore!!!
    Passa ancora un'ora e cambia turno. La nuova ginecologa mi visita e dice che non sono dilatata per niente. Con la sua vocina antipatica manda via mio marito perchè secondo lei ci vorrà ancora del tempo!!! Nooooo io non ce la faccio più!!!!! Mi dicono di dormire ma io non voglio dormire: voglio partorire accidenti!!!!!!
    Chiedo di parlare con il mio ginecologo ma è a Parigi e non risponde al cellulare! Chiedo un cesareo ma mi ridono in faccia! Mentre parlo con un'infermiera un'altra mi tira su la camicia e mi fa un'iniezione!!!!!
    "Hey ma come si permette?!?!?!?"
    Dice che serve a rilassare i muscoli dell'utero perchè sono troppo contratti ma in seguito ho capito che forse era un qualche calmante.
    All'una di notte sono piegata in due dal dolore, distrutta fisicamente e incaz.... come una bestia. Mi attacco al campanello e aggredisco l'infermiera come neppure io credevo di esserne capace! Mi visitano di nuovo e decidono che forse è il caso di fare qualcosa: nell'utero si è formata una strana "palla" e qualcuno parla di "tumore del parto". Non so cosa sia e non voglio neppure saperlo: non ho più acque e il liquido che esce ormai è poco e scuro.
    Scendo in sala travaglio e scorgo il viso pallido e stralunato di mio marito che nel frattempo ho fatto chiamare (poveraccio pure lui!!!) perchè voglio che sia lì con me!
    Finalmente mi fanno l'epidurale... che goduria... quasi quasi mi addormento!!!
    L'ostetrica mi sostiene per svegliarmi perchè è venuto il momento di spingere. Lo faccio una volta, due, tre ma niente! Sento il ginecologo che parla di torsione ma non capisco perchè ho la mente frastornata e la voce impastata probabilmente per l'effetto dell'iniezione di prima. Sento un suono alla mia sinistra e il rilevatore del battito si abbassa vertiginosamente: da 70 arriva a 50 e da lì in un attimo fino a 5!!!!!!
    "Cosa succede?" grido.
    Cercano di calmarmi ma sento il ginecologo urlare di preparare la sala operatoria perchè la bambina non respira più! In un secondo mi sono trovata sdraiata sotto i neon con un via vai di medici e infermiere. Il ginecologo sta per tagliare ma l'anestesista lo ferma perchè non ho abbastanza anestesia in corpo.
    "Sentirà dolore"
    "Non importa, la vita della bambina è più importante del suo dolore" gli risponde il ginecologo.
    Li ferma un'ostetrica prima che passino alle mani e io immobile senza più forze che li guardo angosciata. Mi farei tagliare anche senza alcuna anestesia se questo salvasse la mia bambina ma non riesco a parlare dal terrore.
    Sento il bisturi e sento il suo corpicino uscire da me. Non piange subito ma sono solo io che non la sento! Invece la mia piccina sta gridando a pieni polmoni: è sanissima e sta bene!
    E' sabato 17 febbraio 2001, ore 01:20.
    Me la fanno vedere avvolta in un telo verde: è tutta rossa e bagnata e quando me l'avvicinano al viso smette un attimo. Mio Dio è bellissima!!!
    Dei momenti successivi non ricordo granchè. Credo di essermi finalmente addormentata e quando mi sveglio sono nel letto in camera e Cristina, la mia vicina di letto, mi dà un bacio dicendomi che Benedetta è la bimba più bella del mondo! L'aveva vista portando al nido il suo Emanuele ed era sveglia che si guardava in giro.
    Al mattino quando l'ostetrica me la porta per la poppata entra dicendo: "Di chi è questa bambina che ha due fari al posto degli occhi?"
    Sono azzurri come il cielo (col tempo poi si sono scuriti...) e mi guarda seria seria. Mi fa una strana impressione dire "mia" e in quel momento dimentico ogni cosa: c'è solo lei per me!!!!
    La guardo e vedo una piccola ferita piena di mercurio cromo accanto all'occhio appena sopra la palpebra. Mi dice che si è graffiata con le unghiette e solo tre giorni dopo mio marito mi dirà che in realtà l'hanno tagliata con il bisturi durante l'operazione. Non me lo volevano dire per non turbarmi ulteriormente, mi arrabbio ma forse è stato meglio così. Purtroppo l'urgenza ha fatto sì che il ginecologo abbia fatto un taglio alla bell'e meglio ed è già andata bene così perchè bastavano pochi millimetri perchè andasse diversamente.... bastavano pochi secondi perchè tutto finisse...

    Ora è acqua passata! Molte cose le avevo rimosse e le ho ripescate nella memoria mentre scrivevo queste righe... mi sono dilungata molto lo so... scusate! Forse dovrei mettere anche un avviso per le nuove partorienti perchè non è stato proprio un parto modello il mio!!!! Mi rifarò sicuramente quando racconterò di come è nata Camilla visto che lì tutto è andato liscio come l'olio anche se come al solito... il mio ginecologo ha pensato bene di farmi uno scherzetto!!!!!!

    Per la cronaca:
    -il ginecologo che mi ha operato ha la fama di testa calda e non era la prima volta che attaccava briga con qualche suo collega! Una volta terminata l'operazione si sono incontrati con l'anestesista nel corridoio e sono volate parole grosse e qualche spintone... che besughi!!! Io avrei tifato per lui perchè con il suo piglio deciso ha salvato la mia bambina!!!!!
    -il mio è stato un parto anomalo. Benedetta è stata in posizione cefalica fin dal 5 mese di gravidanza e ha pensato bene di girarsi di spalla durante il travaglio. Evidentemente senza più le acque ha potuto girarsi e si è incastrata proprio con la spalla nel mio osso sacro. Questo ha fatto sì che si formasse la classica "sporgenza" dell'utero come una palla appunto che blocca il canale del parto in questi casi e che prevede l'applicazione del parto cesareo. Tutto questo io l'ho letto sui libri e mi è stato poi confermato dal mio ginecologo... nessuna delle persone che mi hanno visitata quella sera se n'è accorta... complimenti!!!!
    -Il mio ginecologo è tornato da Parigi e il lunedì tutto ganzo è arrivato in stanza! C'è rimasto malissimo quando mi ha vista lì e l'unica cosa che mi ha detto è stata: "Ah che imbranati! Se ci fossi stato io non le avrei fatto il cesareo ma l'avrei fatta partorire naturalmente saltandole sulla pancia! Mia moglie ha avuto il suo stesso parto e mia figlia è uscita dal posto giusto.... solo che dopo mia moglie non ne ha più voluto sapere di fare figli!"
    "Emh dottore... le spiace se le dico che sono felicissima del fatto che lei fosse in ferie l'altra sera?!!!!!!"
    Benedetta il prossimo 17 febbraio compirà 4 anni!!! Lei ha cambiato la mia vita e ha cambiato me... non pensavo di poter essere in grado di crescere un figlio e quando mi dice "Mamma ti amo" oppure "Mamma ti adoro fino in Argentina, anzi no fino alla luna!" io mi sciolgo voi lo capite! Ho pensato tanto se avere o no un altro figlio dopo di lei perchè era tanto l'amore che avevo e che ho per lei che credevo di non essere capace di poter provare lo stesso sentimento... ma anche qui ovviamente mi sbagliavo!!!!!!

    LA NASCITA DI CAMILLA

    Mercoledì 21 aprile 2004 è nata CAMILLA la mia seconda bambina!!!!!!!

    Il mio è stato un parto cesareo programmato poichè ne avevo già fatto uno tre anni fa d'urgenza e in più in questo caso la piccola era podalica!
    La DPP dalle u.m. era prevista per il 16 aprile ma fin dalle prime ecografie si era notato uno scarto di quasi 3 settimane nell'età del feto così era stata spostata al 7 maggio!!!

    In base all'ultima ecografia l'intervento è stato programmato per il 21 aprile. Ora del ricovero 7:00 del mattino!

    Mercoledì quindi alle ore 5:30 mi sveglia mio marito. In realtà mi ero appena appisolata dopo che dalle 3:00 ero sveglia in preda all'agitazione e continuavo ad andare al bagno!!!!!!
    Ero molto emozionata nel sapere che da lì a qualche ora non avrei più avuto la mia adorata panciona e nello stesso tempo ero un po' preoccupata per la reazione di Benedetta, la mia prima figlia, durante la mia assenza.

    Usciamo di casa intorno alle 6:30 con una valigia enorme... io sono molto previdente e ho messo di tutto lì dentro!!!!! Alle 7:00 in punto siamo in corridoio insieme ad altre due coppie in attesa del T.C.
    Passa circa un'oretta e l'ansia cresce nel vedere le neo-mammine portare i loro piccolini al nido per il bagnetto. Mando un sms a Lauretta e uno alla mia migliore amica Dany!

    Ecco che mi chiamano. Mi mettono il monitoraggio e mi lasciano nella stanza insieme a mio marito. Il tracciato è normalissimo: contrazioni zero e il cuoricino di Camilla batte velocemente! Ogni tanto spinge con la testa e io premo il bottone per indicarlo al macchinario.
    Tutto procede per il meglio ma... SORPRESA!!!!!
    Il mio ginecologo si è dimenticato di segnarmi sul registro delle operazioni previste e così altre mamme hanno già occupato tutti i posti disponibili per quel giorno.

    Sorrido e gentilmente spiego che ho già la cartella clinica pronta per quel giorno e tutti gli esami pronti nel loro reparto già da 15 giorni. L'ostetrica sparisce per mezz'ora e quando torna mi dice che non c'è nessuna cartella clinica a mio nome nel computer e comincia a preoccuparsi.
    "Ma è sicura della data?" mi chiede in imbarazzo.
    "Secondo lei?!" rispondo io cominciando ad alterarmi. Nello stesso momento una contrazione fortissima appare sul tracciato.
    "Ora contattiamo il suo ginecologo... al limite la spostiamo a domani..." prova a dire.
    E lì sbotto!!! Assolutamente no!!! Io DEVO partorire il 21 aprile: sono lì dalle sette del mattino e ho voglia di vedere la mia bambina!!!!!!
    Un'altra contrazione fortissima mi fa sussultare.
    L'ostetrica mi invita a tranquillizzarmi che faranno tutto il possibile, mentre io continuo a ripetere che ho già la cartella clinica e che sono inserita nel computer con il T.C. programmato per quel giorno!!!

    Finalmente un dottore a furia di maneggiare la tastiera mi tira fuori dal pc! L'ostetrica si rilassa e mi dice che partorirò in coda alle altre tre ragazze, quindi mi assegna la stanza e mi dà il camice per l'operazione.

    Passano le ore. Alle 13 finalmente mi chiamano. Scendo con mio marito al piano di sotto dove ci sono le sale operatorie. Lo saluto con un bacio e vedo un po' di preoccupazione nel suo sguardo! Ha in mano il sacchetto con il cambio per Camilla... è tenerissimo!!!!!

    Mi mettono su una barella e mi attaccano alla flebo mentre una pediatra mi fa delle domande sulla mia famiglia e su quella di mio marito. Mi incasino con le date di nascita dei miei e dei miei suoceri... non riesco molto a concentrarmi e mi scappa da ridere... lei capisce la situazione e dice che tornerà più tardi in camera quando sarà tutto finito!!!

    Mi portano sul lettino della sala operatoria. Farò l'analgesia spinale. Mi danno un cuscino dove appoggiarmi per permettere alla mia schiena di arcuarsi a dovere. Dopo vari tentativi falliti finalmente riesco a rilassare i muscoli concentrandomi sul tracciato della pressione che quella mattina è decisamente alta per i miei standard: 120/80!!!!

    Le gambe si addormentano in 5 minuti e così si può procedere all'intervento. Mentre i medici trafficano sulla mia pancia io chiacchiero con le assistenti per non sentire quello che dicono! Sento un po' di trambusto e poi il gine esclama "Ecco un piedino!".
    Mi va il cuore in gola!
    "Ecco l'altro piedino! Ora la tiriamo fuori!!!"
    Sento le esclamazioni di gioia delle ostetriche mentre piango dall'emozione nell'udire il suo primo vagito! Me la mettono accanto un secondo: ha un colore strano fra il rosa e il grigio ed è piena di vernice caseosa sulla fronte. Dalla salvietta spunta un ciuffo di capelli biondo platino tutti bagnati!!!!

    Rido perchè cominciano i commenti sulla presunta paternità del padre! Siamo entrambi scuri di capelli e il fatto che Camilla sia così ossigenata è una sorpresa anche per noi!!!!!! Tirano in ballo il postino, l'idraulico e perfino il ginecologo!!!!!

    Altri 5 minuti ed è tutto finito! All'uscita vedo mio marito con gli occhi lucidi e la mia amica Debby che è salita dal pronto soccorso dove lavora con il camice bianco!!! Mi portano Camilla vestita e profumata. Piange e appena la prendo fra le braccia smette.
    E' bellissima! E' colorita e risaltano ancor di più i capelli biondissimi!!! Apre la bocca e si ciuccia tutte le mani: ha già fame!!!!!!!

    Avevo paura di non riuscire ad amarla come Benedetta. Mi sembrava strano poter provare gli stessi sentimenti così forti, ma quando ho incrociato lo sguardo di Camilla ho capito che ogni mio timore era infondato.
    Ho capito di averla adorata con tutta me stessa fin dal giorno in cui feci il test di gravidanza quest'estate e adesso che dorme qui vicino a me, la guardo e ringrazio per il meraviglioso dono che mi ha voluto dare!!!!!!
     
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  2. MousyMousy
     
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    grazie per aver condiviso con noi l'esperienza della nascita delle tue bimbe wub.gif
     
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1 replies since 26/9/2005, 09:48   1933 views
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